ss 42, storie di paese
Casazza (BG) 31 maggio - 14 giugno 2015 mostra fotografica on the road 7 luoghi per 7 progetti

A cura di Francesco Ossoli / Fotografie di Cristiana Bosio, Damiano Zamblera, Federico Rizzi, Liliana Carlessi, Mauro Maranta, Raffaele Cambianica, Thomas Flaccadori.

 

La mostra SS 42, storie di paese presenta i progetti fotografici realizzati durante il corso di fotografia e fotoritocco che si è tenuto a Casazza da ottobre a febbraio 2015. Progetti che esplorano e raccontano la Val Cavallina attraverso differenti modalità narrative.

 

Che cos’è la fotografia oggi? Cosa può ancora farci vedere che già non sappiamo? Partendo da queste domande, lontano dai grandi reportage, dalla fotografia di moda, dai fotoamatori ultratecnici, ciascun fotografo ha sviluppato un proprio progetto confrontandosi con la fotografia contemporanea e riflettendo sulle possibilità narrative-documentative della fotografia conscio del fatto che lo sguardo dei fotografi come la realtà è in continua trasformazione.

Atteggiamento che ha contraddistinto tutta la storia della fotografia portandola sempre un po’ più in là grazie a fotografi come Eugène Atget, Walker Evans, Henri Cartier-Bresson, Robert Frank, William Eggleston, Luigi Ghirri, Guido Guidi, Francesco Jodice per fare alcuni nomi.

 

La strada statale 42 o del Tonale e della Mendola coi suoi 242 chilometri unisce la pianura bergamasca alle Alpi trentine attraversando quattro valli: la prima è la Val Cavallina. Mi piace pensare le strade come fiumi che scorrono unendosi e dividendosi tra loro in un flusso continuo. La strada come metafora di collegamento, comunicazione, circolazione di uomini e di idee. Così la SS 42 scorrendo lungo la valle si ramifica in strade, stradine e vicoli, risale montagne, raggiunge paesi e frazioni con le loro storie e persone.

 

La mostra inizia in alto, nel parco della frazione di Mologno, con le vedute notturne di luoghi di giorno frequentati che la sera si svuotano evocando nell'assenza umana una nuova dimensione. Scendendo lungo le vie del borgo si arriva a Palazzo Suardini dove, superato un vecchio cancello, si apre un cortile secondario e sul vecchio muro sono disposte una fianco all'altra fotografie che affrontano il tema del confine ponendo lo spettatore al centro di quella linea, a volte immaginaria, altre volte presenza fisica invalicabile.

Quindi ci si immette sulla via centrale del paese e, appena superato il municipio, spicca nel giardino un pannello alto 4 metri che raccoglie un secolo di storia di Casazza. Sono i ritratti degli abitanti, uno per ciascuna annata dal 1916 al 2015. Poco più avanti nella bacheca del cinema o sala della comunità è esposto un lavoro che documenta la storica macchina che dagli anni '50 per generazioni ha proiettato film e che nel dicembre 2014 è stata sostituita da un lettore digitale.

Costeggiando la SS 42 si arriva nel piazzale antistante il museo della Val Cavallina con le piacevoli vedute cittadine popolate da simpatici personaggi Lego, dallo spazzino al cavaliere medioevale. Si attraversa la SS 42 in direzione Molini per giungere alla vetrina di uno studio di architettura dove in un allestimento minimale compaiono i ritratti di case dalle sembianze umane. Poco distante nella piazzetta Molini chiude la mostra il reportage sull'allenamento di Marta, ragazza dell'atletica di Casazza.

 

Queste le storie raccontate ma quante ce ne sono ancora da scoprire?