Viaggio di routine
Enrico Moretti

Immagina di viaggiare ad occhi chiusi:

il paesaggio di fianco a te scorre provocando un gran rumore

a cui, poco a poco, il tuo orecchio s’abitua.

Al risveglio la città t’accoglierà fra le proprie correnti di persone, volti ed impegni.

Ma ora no. Ora stai viaggiando su di un treno e con la mente.

Forse la giornata non è ancora iniziata veramente.

Forse c’è tempo per chiudere gli occhi ancora un poco e continuare a sognare.

Ogni mattina per giorni e settimane, per mesi ed anni, il paesaggio resta tale

e lo sguardo sempre più si ritira tra le palpebre.

Ma se vorrai sottrarti a questo gioco a cui giochiamo in molti,

vedrai chi, come noi, ruba alla routine per donare ai sogni.

Lettori MP3 e cuffie, occhiali da sole sugli occhi prima che sorga il sole,

braccia conserte, gambe lunghe o bocca aperta,

si viaggia simili, verso una comune destinazione.